Amiamo Gesł senza misura e sacrifichiamo tutto per la sua gloria: riposo, cuore e vita

Incontrare la Beata Maria


«I giovani che leggeranno queste lettere si troveranno indubbiamente sconcertati: che non si lascino fermare dallo stile dell’epoca che non è certo il nostro... Non si stupiscano che l’idea della «riparazione» abbia tanto spazio nella spiritualità della Madre Maria di Gesù: quando si ama profondamente l’ amico o il fidanzato si può sopportare forse che esso rimanga sconosciuto o sia disprezzato? E Gesù non lo è forse?
Le Lettere di Madre Maria di Gesù rivelano un carattere meraviglioso e una spiritualità profonda.

E’ la donna forte della S. Scrittura. La sua tenacia è sottoposta a dura prova, incontra continuamente ostacoli che supera con la pazienza. La sua fermezza è sempre perspicace. Nel più intenso della sua vita interiore rimane realista. Incoraggiante ed esigente ad un tempo: «La misericordia divina supera le nostre infinite miserie: combatterle e vincerle, con l’aiuto di Dio, è lo sforzo della vita intera. Non si entra in religione perché si è perfetti, bensì per tendere al traguardo della perfezione con tutte le nostre forze.

Come tutti i Fondatori che non costruiscono sulla sabbia, non disprezza le virtù naturali; le sue lettere sono pervase di buon umore, talvolta, anche, di un pizzico di umorismo. La sua attività è intensa, ma non è mai attivismo. Corre, ma non si avventura, come dice S. Paolo (cfr. I Cor. IX, 26): «II solito della mia vita è di essere fredda, senza aiuto sensibile».

La spiritualità della Madre Maria di Gesù riposa su di una fede profonda che esclude i motivi sentimentali e le illusioni dell’amar proprio e, senza molti riferimenti alle Scritture, si appoggia fortemente sulla Parola di Dio. In tal modo la religiosa non teme «le tenebre della fede» che «l’anima non comprende immediatamente: crede di perdere il suo amore e invece, non perde che le sue povertà personali».
La fede della Madre Maria di Gesù è la pietra d’angolo di tutta la sua vita e si esprime in quella passione per Cristo e la sua Chiesa che si riscontra ad ogni passo nelle sue Lettere.

Il suo amore a Cristo? «Sorelle e figlie mie, vorrei comunicarvi la passione di Gesù Cristo. Vorrei vedervi divorate da questo amore. Non, però, di un amore fatto di desideri e sentimenti infecondi, ma di un amore fatto di opere e di verità».

Il suo amore alla Chiesa? Essa ha «il culto di Roma nel più profondo della sua anima». E vorrebbe che le sue Figlie rimanessero, nella fede, «così unite al Sacerdozio da formare una sola anima con l’anima del Sacerdote».

In un tempo in cui si apre ai nostri occhi l’immensità di un mondo ancora pagano o tentato di ridiventarlo per amore al denaro, che la preghiera e la penitenza delle Figlie del Cuore di Gesù, decidano il Padrone della messe a mandarci operai. Meglio: che esse stimolino l’attenzione dei giovani perché non si sottraggano all’appello del Maestro».

Dalla presentazione alla edizione francese di Mons. Lallier, Arcivescovo di Marsiglia 1965).

 

 




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